Il rogito immobiliare è un passaggio fondamentale per chiunque voglia acquistare o vendere un immobile. Si tratta di un atto notarile che regola l’acquisto o la vendita di una proprietà, e che garantisce la certezza e la sicurezza giuridica dell’operazione. In questo articolo vedremo in dettaglio cosa sia il rogito immobiliare, quando si fa, quanto costa e cosa succede dopo.
Che cos’è il rogito immobiliare?
Il rogito immobiliare, anche noto come rogito notarile, è un atto pubblico stipulato dal notaio che regola l’operazione di compravendita di un immobile tra le parti coinvolte. Si tratta di un documento fondamentale che certifica, come anticipavamo, la sicurezza giuridica dell’operazione. Durante il rogito, il notaio attesta la volontà delle parti di acquistare o vendere l’immobile, le condizioni dell’operazione, il prezzo e le modalità di pagamento.
Il rogito immobiliare è un atto pubblico, cioè viene stipulato in presenza delle parti e di eventuali testimoni da parte del notaio, il quale ha il compito di verificare la legittimità dell’operazione e di garantire la conformità del contratto alla normativa vigente.
Che differenza c’è tra rogito e atto notarile?
Il termine “rogito” è spesso utilizzato come sinonimo di “atto notarile”, ma in realtà si tratta di due concetti distinti. L’atto notarile è un documento pubblico redatto dal notaio, che ha il compito di attestare la validità di un’operazione o di un contratto, mentre il rogito immobiliare è un tipo di atto notarile specifico che riguarda la compravendita di un immobile.
Il rogito immobiliare, ad ogni modo, è uno dei tipi di atti notarili più importanti e impegnativi, poiché regola l’operazione di compravendita di un bene di grande valore e ha importanti implicazioni dal punto di vista fiscale e giuridico.
Quando si fa il rogito immobiliare?
Il rogito immobiliare viene firmato solitamente dopo che le parti hanno stipulato il compromesso di vendita, cioè il contratto preliminare di compravendita che vincola le parti all’acquisto o alla vendita dell’immobile. Il rogito deve essere firmato entro il termine stabilito nel compromesso, che di solito è di tre mesi.
Prima della firma del rogito, il notaio verifica la regolarità dei documenti e delle certificazioni richieste per ufficializzare il passaggio di proprietà dell’immobile. Inoltre, il notaio richiede ai venditori e agli acquirenti di presentare alcuni documenti – di cui parleremo nel dettaglio nel paragrafo successivo – che attestino la loro identità, come la carta d’identità o il passaporto, e di dichiarare eventuali situazioni di conflitto di interesse o problematiche relative all’immobile.
Che documenti servono per il rogito della casa?
Per la stipula del rogito immobiliare, è necessario presentare alcuni documenti specifici che garantiscano la regolarità della compravendita. In particolare, il venditore deve presentare la documentazione relativa all’immobile, come il certificato di proprietà e l’eventuale attestato di conformità, che certifica la regolarità urbanistica dell’immobile. Se hai intenzione di mettere in vendita la tua abitazione e sei in dubbio sull’occorrente per farlo, abbiamo un articolo approfondito sui documenti necessari per vendere casa che fa al caso tuo.
Inoltre, il venditore deve dichiarare eventuali vincoli o ipoteche che gravano sull’immobile e che potrebbero influire sulla compravendita. Deve anche presentare la documentazione fiscale relativa alla casa, come la dichiarazione di successione o la dichiarazione dei redditi, per attestare la regolarità fiscale.
L’acquirente, invece, deve disporre di una dichiarazione di finanziamento, se ha richiesto un mutuo per l’acquisto dell’immobile, e una dichiarazione di provenienza dei fondi, per dare prova della legittimità dei soldi utilizzati per finalizzare la compravendita.
In generale, è importante verificare con il notaio o l’agente immobiliare quali sono i documenti specifici richiesti per la stipula del rogito immobiliare, poiché possono variare in base alla situazione specifica dell’operazione.
Come tutelarsi prima del rogito immobiliare?
Prima di stipulare il rogito immobiliare, è importante tutelarsi da eventuali problemi che potrebbero emergere in seguito. In particolare, è fondamentale effettuare una verifica accurata dell’immobile, per accertarsi della sua effettiva conformità urbanistica e di eventuali criticità che, a buona ragione, potrebbero influire sulla compravendita.
Inoltre, è consigliabile richiedere un‘analisi tecnica della casa, per venire a conoscenza in tempo di problemi strutturali o di manutenzione che incidono sul valore dell’immobile e sulla sua abitabilità.
Infine, è importante redigere un contratto preliminare di vendita, che stabilisca le condizioni dell’operazione, il prezzo e le modalità di pagamento. Questo documento deve essere steso in modo chiaro e preciso, includendo eventuali clausole che tutelino le parti.
Quando costa l’atto di rogito?
Il costo del rogito immobiliare dipende dalle tariffe stabilite dal notaio e varia in base alla complessità dell’operazione. In genere, si aggira intorno al 2-3% del valore dell’immobile.
In alcuni casi, il venditore e l’acquirente possono accordarsi per suddividere le spese relative al rogito notarile. In ogni caso, è importante considerare che il costo del rogito immobiliare è una spesa obbligatoria per la stipula del contratto di compravendita dell’immobile e garantisce la sicurezza giuridica dell’operazione.
Cosa succede dopo il rogito immobiliare?
Dopo la firma del rogito immobiliare, l’acquirente diventa il nuovo proprietario dell’immobile e il notaio provvede a registrare il rogito presso il Registro Immobiliare competente, che attesta il trasferimento di proprietà.
Sempre il notaio si occuperà di effettuare il pagamento delle imposte relative alla compravendita dell’immobile, come ad esempio l’Imposta di Registro, l‘Imposta di Trascrizione e l‘Imposta di Catasto. Queste imposte vengono calcolate in base al valore dell’immobile e al tipo di operazione.
Una volta registrato il rogito, l’acquirente può richiedere la cancellazione delle eventuali ipoteche o vincoli che gravano sull’immobile. Inoltre, può procedere con l’iscrizione dell’immobile al Catasto.
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