Settembre porta con sé il tradizionale risveglio del mercato immobiliare italiano, e il 2025 si presenta come un anno di svolta dopo i turbolenti anni precedenti. Il comparto ha attraversato una fase di profonda trasformazione, uscendo finalmente dal tunnel dell’incertezza che aveva caratterizzato il periodo post-pandemico. Con il 2024 che si è chiuso registrando oltre 700.000 compravendite – il terzo miglior risultato degli ultimi dieci anni – le aspettative per l’ultimo trimestre 2025 appaiono decisamente ottimistiche.

Il momento è particolarmente propizio perché convergono diversi fattori favorevoli: la discesa dei tassi di interesse, la stabilizzazione dell’inflazione e il ritorno della fiducia dei consumatori. Tutto questo si traduce in dinamiche di mercato che promettono di rendere gli ultimi quattro mesi dell’anno particolarmente interessanti per tutti gli attori del settore.

Un quadro macroeconomico finalmente favorevole

Le previsioni di Nomisma delineano uno scenario incoraggiante per l’intero 2025, con 776.000 compravendite attese, registrando una crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Ma è l’evoluzione del mercato creditizio a rappresentare il vero game changer. I tassi di interesse sui mutui, che avevano toccato il record del 4,9% nel novembre 2023, sono scesi al 3,44% ad agosto 2025, rendendo nuovamente accessibile l’acquisto della casa per molte famiglie italiane.

Questa inversione di tendenza si riflette direttamente sulla pressione della domanda, cresciuta del 37% contro un incremento dell’offerta limitato al 4%. Il risultato è un mercato in cui gli acquirenti tornano a competere attivamente, riducendo i tempi di vendita e limitando i ribassi di prezzo. Una dinamica che si intensifica proprio nei mesi autunnali, quando la domanda repressa dell’estate si riversa sul mercato.

L’accessibilità è migliorata significativamente: le famiglie con due redditi hanno visto aumentare di 2,2 punti percentuali le proprie possibilità di accesso al mercato, mentre anche quelle mono-reddito beneficiano di condizioni più favorevoli. Questo ampliamento della platea di potenziali acquirenti rappresenta il carburante per la crescita prevista nell’ultimo trimestre.

Prezzi in crescita moderata ma costante

Il mercato dei prezzi mostra una dinamica di crescita sana e sostenibile. Ad agosto 2025, il prezzo medio nazionale ha raggiunto i 2.109 euro al metro quadro, registrando un incremento del 2,83% su base annua. Si tratta di una crescita moderata che riflette un mercato maturo, lontano dalle bolle speculative del passato ma capace di garantire una rivalutazione costante degli asset immobiliari.

Le previsioni per i prossimi anni confermano questo trend: Nomisma stima una crescita dell’1,4% per il 2025 e dell’1,5% sia per il 2026 che per il 2027. Numeri che testimoniano la solidità di un mercato che ha trovato il proprio equilibrio, sostenuto da fondamentali economici solidi piuttosto che da spinte speculative.
Particolarmente interessante è la divergenza tra immobili efficienti dal punto di vista energetico, che hanno registrato un aumento del 4%, e quelli inefficienti, fermi all’1,3%. Questa differenza evidenzia come la sostenibilità sia diventata non solo un tema etico ma anche un fattore economico determinante per il valore degli immobili.

Le locazioni come alternativa in espansione

Il mercato degli affitti continua la sua corsa, con canoni medi che ad agosto 2025 hanno toccato i 14,39 euro al metro quadro mensili, segnando un incremento del 6,75% rispetto all’anno precedente. Questo trend riflette uno spostamento strutturale delle preferenze: il 7,3% della domanda si è trasferita dall’acquisto all’affitto, accentuando la pressione su un comparto già caratterizzato da offerta limitata.
Le previsioni per l’ultimo trimestre indicano una prosecuzione di questa dinamica, con un incremento del 2% nei contratti di locazione e del 4% nei canoni. La crescente difficoltà di accesso al credito per alcune fasce di popolazione, unita alla maggiore flessibilità richiesta dal mercato del lavoro moderno, alimenta una domanda di affitti che sembra destinata a crescere anche nei prossimi anni.

I fattori di spinta per l’ultimo trimestre

L’analisi delle aspettative degli operatori del settore rivela un ottimismo diffuso. Il 39,7% degli agenti immobiliari ritiene che l’ulteriore calo dei tassi di interesse sosterrà il mercato nei prossimi mesi, mentre il 30,7% evidenzia la crescente volontà di investire nel mattone come bene rifugio. Questi fattori si combinano con il tradizionale incremento di attività che caratterizza i mesi autunnali, quando le famiglie pianificano i trasferimenti per l’anno successivo.

La liquidità del mercato rimane elevata, con tempi di vendita stabilizzati sotto i cinque mesi e sconti medi limitati al 10%. Questi parametri indicano un mercato in equilibrio, dove domanda e offerta si incontrano senza eccessi in nessuna delle due direzioni.
L’Indice di Sensibilità Immobiliare per le vendite ha raggiunto quota 57,78 nel secondo trimestre 2025, il dato più alto dall’inizio della serie storica, confermando il clima di fiducia che pervade il settore.

Le sfide da monitorare attentamente

Non mancano tuttavia elementi di attenzione che potrebbero influenzare l’evoluzione del mercato. Gli elevati costi di ristrutturazione, segnalati dal 29,8% degli operatori rispetto al 22,5% della rilevazione precedente, rappresentano un freno significativo per molte operazioni. Questo fattore è particolarmente rilevante in un mercato dove gran parte del patrimonio immobiliare necessita di interventi di efficientamento energetico.

Il livello dei salari medi, che limita l’accesso ai mutui per il 21,2% delle famiglie, rimane una criticità strutturale che potrebbe pesare sulla crescita del mercato. Inoltre, la contrazione dell’offerta, cresciuta solo dello 0,3% contro una domanda in forte espansione, potrebbe generare tensioni sui prezzi nei prossimi mesi.

Strategie per l’ultimo trimestre

Le previsioni operative degli addetti ai lavori delineano uno scenario di sostanziale stabilità con tendenza al miglioramento. Il 72% delle agenzie interpellate prevede prezzi stabili nel proprio territorio, mentre il 41,6% conta di mantenere lo stesso numero di operazioni del trimestre precedente e il 36,5% si aspetta un incremento.

Per gli acquirenti, l’ultimo trimestre 2025 rappresenta un’opportunità interessante per entrare nel mercato, beneficiando di condizioni creditizie favorevoli prima di eventuali nuovi rialzi dei tassi. Per i venditori, il momento appare propizio per valorizzare gli immobili in condizioni efficienti dal punto di vista energetico, che continuano a mostrare performance superiori alla media.
Il crescente interesse per le città d’arte rispetto alle località stagionali apre nuove opportunità per chi possiede immobili nei centri storici, mentre la persistente domanda di affitti offre alternative interessanti per gli investitori orientati alla rendita.

L’ultimo trimestre 2025 si preannuncia come un periodo di consolidamento per un mercato immobiliare che ha ritrovato equilibrio e fiducia, supportato da fondamentali solidi e prospettive di crescita sostenibile.